Non ne possiamo fare a meno

La manovra - salva Italia (e salva Euro) - e' stata presentata.
Sugli aspetti tecnici di questa ennesima manovra gia' sono stati
versati fiumi di inchiostro - reale e virtuale - e molti di piu' ne verranno versati nel prossimo futuro.

Studiosi, politici, giornalisti, economisti, psicologi, commentatori e perditempo hanno occupato ed occuperanno tutti i mezzi di informazione disponibili per dire la propria.

Da parte mia non ritengo che alcun commento tecnico possa aggiungere o togliere qualcosa alle tonnellate di scritti e di parole che ci hanno gia' bombardato e che ci avvilupperanno nei prossimi giorni.

 Vorrei solo dire che la presentazione ed il contenuto di tale manovra mi sono sembrate di qualita' mediocre, poco innovative e coraggiose ed incerte. Inoltre non mi sembra che traccino il cammino  per le riforme strutturali di cui il nostro Paese ha disperato bisogno.

Comunque tale manovra puo' piacere o non piacere ma NON ABBIAMO ALTERNATIVA.

Dobbiamo pertanto stare zitti e buoni a qualsiasi costo, evitare i soliti scioperi inutili e faziosi e Sperare solamente ed ardentemente che tale manovra serva a placare, almeno temporaneamente, i cosidetti mercati ed a farci restare, almeno per il momento, nella zona Euro.

Siamo nel pieno della tempesta e per uscirne dobbiamo adoperare tutto cio' che abbiamo a portata di mano. Una volta passata - speriamo appassionatamente di potercela fare - allora si potra' decidere ed agire in modo differente e soprattuto in maniera ordinata.
Magari decidendo di finalmente crescere culturalmente, socialmente, civicamente ed economicamente come Paese. Oppure abbandonare la chimera dell'Euro.