E' di ieri la notizia che finalmente il rag. Cesare Geronzi e' stato condannato.
Il Tribunale di Parma lo ha condannato a 5 anni. Il suo compagno di scorrerie sig. Matteo Arpe e' stato condannato "solo" a 3 anni e 7 mesi.
Sembrano pene severe. Ma lo sono?
Prima di tutto bisogna chiedersi: ma questi signori (si fa per dire) faranno mai un solo giorno di carcere? Io purtroppo ho molti, profondi dubbi.
Il rag. Geronzi ha alle spalle non so quanti processi - per lo piu' "pilotati" sul Tribunale di Perugia" - e, stando alle notizie stampa che apparivano di volta in volta, ha gia' subito altre condanne ma non mi risulta che abbia mai trascorso un giorno in cella.
Va pure ricordato che in molti casi e' stato stranamente assolto!
Non solo, ma nonostante tutte le porcherie di cui, sempre secondo le notizie stampa, e'stato autore negli ultimi 20/25 anni e di cui tutti apparentemente erano al corrente il rag. Geronzi dopo il disastro fatto alla Banca di Roma e dopo aver incassato un "stretta di mano" da parte dell'Istituto romano (si parla secondo la stampa di oltre 20 milioni di Euro!!) e' passato a Mediobanca come Presidente del Comitatto di Controllo.
Pensate un po': colui che e' stato per anni controllato, anche se non toccato, dalla magistratura italiana e' diventato controllore in cio che viene definito, a torto od a ragione, come il tempio della finanza italiana. Ci si puo' immaginare, sempre che le informazioni stampa sul suo operato precedente siano vere, come si sia divertito.
Non solo!. Dopo Mediobanca, il nostro ragioniere e' passato (sempre dopo aver incassato qualche piccolo milionuccio per i servigi prestati) alle Generali, realizzando il suo sogno di sempre.
Recentemente, stando alla stampa nazionale e non, e' stato praticamente licenziato da presidente dopo averne fatta una di troppo. Ma, sempre secondo le notizie stampa, la cosa vergognosa e' che pur essendo stato rimosso da presidente (dopo congrua stretta di mano) del Gruppo e' rimasto come presidente della Fondazione, ossia la cassaforte delle Generali!
Non credo che vi siano commenti da fare.
Ma in tutta quest' ennesima vicenda italiana bisognerebbe riflettere su un punto.
Il rag. geronzi ha fatto quel che ha fatto, spadroneggiando impunito pert un quarto di secolo. Ma come mai gli e' stato permesso? E' vero che aveva, od ancor ha, potere su tutto l'arco costituzionale? E dove erano la Banca centrale (da dove il nostro eroe proviene)? e gli Organismi di controllo?
E che dire di tutti quei grandi ed alti dirigenti del Banco di Napoli, della C.R. di Roma e soprattutto della Banca di Roma?
Certo il ragioniere non poteva agire da solo. Egli dirigeva e le varie marionette, dai gradi piu' alti ad i piu' bassi, si lasciavano felicemente manovrare. Ho sentito che c'e' stato solo un alto funzionario della banca di Roma che per ben due volte ha detto no al ragioniere. Ovviamente non direttamente perche' il nostro non appariva mai.
Ed allora tutti questi dirigenti che dovrebbero lavorare per il bene ed il progresso dell'organismo che gli da da magiare (e nel caso dei collaboratori piu' in vista piu che profumatamente) non sono altrettanto colpevoli????.
Io ritengo che lo siano anche di piu'. Perche per codardia e cupidigia svendono se stessi e tradiscono chi li paga.
Purtroppo questo sembra un male capillarmente diffuso nel nostro paese. E fino a quando non ce ne libereremo non avremo futuro. Crisi dell'Euro o non.
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