mercoledì 7 dicembre 2011

Qualita' di vita nelle citta' italiane

In data 5 dicembre 2011 l'autorevole Sole24Ore ha pubblicato l'edizione 2011 della "Qualita' della vita nelle province italiane".
Si tratta di un'indagine annuale che viene parecchio considerata (in Italia) e che senza dubbio
e' interessante ed istruttiva. Si basa su vari parametri - tra cui tenore di vita, affari, lavoro,ordine pubblico, ambiente, servizi - a ciascuno dei quali viene dato un punteggio che concorre a formare il verdetto finale.

Da quest'ultima edizione apprendiamo che Bologna e' risultata la citta' vincente. Cio' non puo' che far piacere in quanto tale citta' e' sempre stata considerata un gioiello ma negli ultimi 5/10 anni ha certamente subito un tanto immeritato quanto visibile degrado.

Pero' nonostante questo degrado - peraltro denunciato da molti bolognesi - si e' affermata come la citta' italiana dove si vive meglio.

Mi chiedo allora: e' migliorata davvero la situazione generale di Bologna o forse le altre citta' hanno subito un maggior degrado nell'ultimo anno?

Infatti viaggiando per le nostre citta' - grandi e piccole - non finisce di stupirmi il grado del cambiamento negativo subito dalla stragrande maggioranza di esse.
Dal traffico all'edilizia, dalla pulizia al rumore, e cosi' via. Tutti aspetti questi peraltro sottolineati da molti amici o conoscenti residenti in varie citta'.
Nella maggior parte dei casi troviamo degli splendidi centri storici - non sempre ben mantenuti peraltro - accerchiati brutalmente da un'accozzaglia di periferie mal costruite ed esteticamente brutte.

Per non parlare della sicurezza pubblica, dell'accattonaggio, dello stato di molti musei e dei loro orari etc. etc.
Ma dov'e' finita la nostra bella Italia che tutti ci invidiavano?

Altro punto molto interessante dell'indagine e' la collocazione delle citta' del centro-sud nella classifica finale. Stanno concentrate quasi interamente negli ultimi 27 posti (Palermo 102, Napoli 105 e Foggia - ultima in classifica - 107).
Lo trovo un dato molto triste e sconfortante, che la dice lunga sulla situazione italiana presente e futura.

E purtroppo, per quanto mi e' sembrato di capire conscendo bene alcune di quelle realta', non vi e' il minimo segno di un recupero ne' una genuina voglia di cambiare da parte delle popolazioni.

La maggior parte delle persone continua a dire che pero' in fin dei conti si vive benissimo: si mangia bene, c'e' il calcio. c'e' il sole, ma chi se ne frega! Dove al mondo si sta' meglio? E con questa mentalita' deleteria non si vuole o non si spinge per un miglioramento perche' continuiamo a sentirci i migliori al mondo.

D'altronde un esempio eclatante, o meglio un cattivo esempio, ci viene dal nostro caro presidente della Repubblica: un paio di anni fa' in visita ufficiale a Napoli, dopo un giro per la citta' - in macchina presidenziale, con scorta enorme, con tutte le strade intorno bloccate facendo impazzire letteralmente il traaffico nelle zone adiacenti il suo passaggio regale, con tutti i cumuli di immondizia coperti al suo lungimirante e fiero sguardo - ha avuto il coraggio di dichiarare " eh! pero' Napule e' sempre Napule!!"
Non sarebbe stato meglio od il silenzio od una bacchettata dura ai propri concittadini? In questo modo non ha fatto altro che ancora avallare un modo di vita ed uno stato di citta' inaccettabili.

A conferma di quanto ho cercato di esporre fin qui, basta consultare l'ultimo rapporto annuale della Mercer (una grande organizzazione internazionale di consulenza) intitolato " 2011 Quality of Living Survey". Da tale documento si nota come anche quest'anno le citta' italiane siano le grandi assenti. Infatti Milano vanta il 42^ posto in classifica e Roma il 52^.

Sono pero' convinto che la maggior parte dei cittadini e la totalita dei politici responsabili di tale situazione vergognosa diranno ancora una volta: ma dove si vive meglio che non in Italia? C'e' il calcio, il sole, si mangia bene. Del resto chi se ne frega? Soprattutto se hai un po' di soldi?


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